Cambiare in meglio può essere tutt’altro che facile. La programmazione neuro linguistica ci indica come intraprendere il nostro percorso di crescita personale nel modo giusto.

Viaggiare nel tempo, tra psicologia e lavoro
La percezione degli eventi, passati e futuri, influenza il modo di vivere il presente e ti predispone nei confronti degli obiettivi da raggiungere. Ecco perché devi essere padrone del tuo tempo.
Fissare e portare a termine gli obiettivi è indispensabile nella vita lavorativa. La pianificazione è a monte di tutto il processo: non puoi ottenere ciò che desideri se prima non decidi cosa desideri. Esistono svariati modelli che ti consentono di definire in modo efficace le mete da raggiungere, stabilire le priorità e migliorare la produttività; tra questi ci sono il ben noto metodo S.M.A.R.T., il metodo MoSCoW e la Matrice di Eisenhower (o di Covey).
Qualunque sistema adotti per organizzare il lavoro, la gestione del tempo è fondamentale. A nulla serve fissare un obiettivo se poi non sei in grado di portarlo a termine in un tempo utile. La schedulazione temporale delle attività è particolarmente importante quando lavori a progetti che coinvolgono colleghi e collaboratori; il modo in cui gestisci i tuoi tempi, infatti, incide anche sul loro rendimento e quindi, a catena, sul risultato finale.
La programmazione neuro linguistica fornisce diversi metodi per favorire il conseguimento degli obiettivi, agendo sulla mente inconscia per predisporla nei confronti della situazione che vogliamo ottenere in futuro (uno di essi è la visualizzazione creativa, di cui ho parlato in un precedente articolo). La cosa ha perfettamente senso dal momento che la maggior parte dei nostri comportamenti nella vita avviene sotto la soglia della coscienza, per cui agire a questo livello è di certo utile per indirizzare le nostre azioni, oltre che i nostri pensieri, nella giusta direzione.
Per agevolare l’organizzazione del tempo, la PNL mette a disposizione un processo chiamato linea del tempo, o timeline. Vediamo cos’è e come funziona.
La linea del tempo
La timeline è una costruzione mentale usata dal cervello per organizzare gli eventi del passato, del presente e del futuro.
Quando pensiamo al tempo, lo facciamo in un modo specifico: conserviamo i ricordi nella testa come disposti lungo una linea, sulla quale le memorie più remote appaiono più lontane, mentre quelle più recenti sono più vicine; lo stesso vale per le cose che ci figuriamo accadranno in futuro, per le nostre aspettative, che immaginiamo ordinate in fila, dalla più prossima alla più distante dal nostro presente. In questa rappresentazione, le immagini del passato si trovano in una posizione diversa rispetto a quelle del futuro; la linea immaginaria che le unisce è la linea del tempo.
Prova a evocare un ricordo del passato relativo a qualcosa che continua a esistere nel tuo presente e che probabilmente ti accompagnerà anche in futuro; oppure pensa separatamente a un ricordo e a qualcosa che deve ancora avvenire, che devi ancora fare. Adesso segnala fisicamente nello spazio intorno a te il luogo in cui si trova ciò che hai evocato nelle varie circostanze temporali (passato, presente e futuro), indicandone direzione e distanza. Probabilmente avrai individuato tre posizioni differenti nello spazio:
- potresti aver collocato il passato alle spalle, il presente nel luogo dove ti trovi e il futuro davanti a te;
- oppure, aver indicato il passato a sinistra, il presente davanti e il futuro a destra;
- o ancora, aver immaginano una forma a V dove entrambe le braccia rappresentano passato e futuro e il vertice il presente.
Qualsiasi forma di rappresentazione può essere valida e costituisce la tua timeline, cioè il modo in cui rappresenti nello spazio l’idea dello scorrere del tempo.
Questo processo è importante perché ti aiuta a interpretare gli eventi passati e a pianificare gli obiettivi futuri, predisponendo le risorse necessarie per realizzarli. Infatti, allo stesso modo in cui le considerazioni che facciamo sul nostro passato condizionano il presente, anche il modo di immaginare l’avvenire è in grado di influire su di esso: costruire l’immagine mentale della meta da raggiungere suggerisce al cervello quali sono i passi da compiere per ottenere il risultato atteso.
Prima di vedere come farlo, però, devi essere in grado di riconoscere in che modo ti relazioni con la timeline.
Nel tempo o attraverso il tempo?
Sono due le posizioni che puoi assumere rispetto alla timeline:
- nel tempo o associata al tempo (in time): quando visualizzi mentalmente la linea, ti vedi collocato al suo interno; tipicamente, la timeline ti attraversa e vedi il futuro davanti a te e il passato alle spalle;
- attraverso il tempo o dissociata dal tempo (through time): ti posizioni all’esterno della linea, la vedi distante da te; in genere, la visualizzi come se osservassi il binario dalla banchina della stazione.
La percezione della linea del tempo influisce in maniera importante sulla personalità.
Le persone che si vedono “attraverso il tempo” di solito sono molto puntuali, rispettano le scadenze, programmano e verificano tutto ciò che fanno e questo perché sono incentrate più sul passato o sul futuro che sul presente. Vivono i momenti della vita con un certo distacco emotivo, poiché li percepiscono distanti da loro; hanno un ottimo controllo sugli eventi, perché la componente affettiva legata ad essi non ne impedisce un’analisi obiettiva. In virtù del fatto che i vari avvenimenti non sono sovrapposti, ma collocati in serie, queste persone riescono a distinguere con più chiarezza le diverse esperienze vissute e a giudicarle in modo distaccato.
Viceversa, le persone che si posizionano “nel tempo” normalmente si concentrano su ciò che fanno in un preciso momento rispetto al tempo impiegato per realizzarlo; sono creative, hanno una mentalità aperta e molta più capacità di improvvisazione. Si sentono a diretto contatto con gli eventi passati e futuri – in quanto si percepiscono attraverso essi – e questo, a livello emotivo, comporta un forte coinvolgimento nei confronti dei ricordi e delle aspettative per il futuro. Questo stato d’animo è sovente accompagnato da una certa confusione, poiché gli eventi futuri, come quelli passati, sono spesso sovrapposti.
Essere cosciente della tua posizione ti consente di mettere a fuoco il modo in cui vedi trascorrere il tempo, di prenderne consapevolezza e, se è il caso, di cambiare modalità di rappresentazione; in sostanza, puoi intervenire sulla linea del tempo per costruire al meglio il futuro che desideri. Vediamo come fare.
Viaggiare lungo la linea del tempo
Da quanto detto finora, è evidente come ognuno di noi abbia una propria percezione del tempo e una propria timeline che visualizza in maniera soggettiva. Questo aspetto può fare la differenza nelle relazioni personali e nei rapporti di lavoro.
Innanzitutto, è utile per migliorare la comunicazione nei confronti di colleghi e collaboratori, dimostrando comprensione per il modo diverso che possono avere di gestire le tempistiche. Ma più di tutto, è importante per aumentare la produttività dei singoli e del gruppo, per motivare le persone e spingerle a portare a termine i compiti con efficacia ed efficienza.
In quest’ottica, devi imparare a modificare la percezione che hai di passato, presente e futuro, e il modo in cui questa ti fa sentire. Acquisire consapevolezza di come rappresenti il tempo renderà più facile cambiare le sensazioni che ne derivano.
La capacità di viaggiare mentalmente nel tempo si basa su due presupposti:
- l’esistenza di una rappresentazione ordinata e coerente dei fatti del passato, delle percezioni legate al presente e delle intenzioni relative al futuro;
- l’adozione di un sistema di selezione che permetta di focalizzare il pensiero verso eventi specifici sulla timeline.
Il primo punto è soddisfatto dalla definizione stessa di linea del tempo; riguardo al secondo, invece, ci sono due modi in cui puoi procedere: cambiare l’orientamento della timeline e muoverti all’interno di essa. Entrambi puntano alla riduzione (a livello psicologico) della complessità dei compiti da svolgere, in modo che l’obiettivo finale sia visto come più facile da raggiungere.
Puoi cambiare l’orientamento della linea del tempo e quindi l’approccio con cui affronti le situazioni, senza la necessità di modificare i tuoi ricordi. Per esempio, se sei una persona “nel tempo” e sei angosciato perché devi finire un lavoro entro una certa scadenza, puoi cambiare la tua timeline facendola diventare “attraverso il tempo” per disporre con maggior tranquillità del tempo disponibile.
In questo caso devi ricorrere alla dissociazione visiva della timeline, cioè separarti emotivamente dalla specifica situazione, così da ridurre la pressione generata dagli impegni e migliorare la risposta del cervello.
Visualizza la tua linea temporale originale, quella in cui ti trovi nel mezzo e ti senti sopraffatto dalla quantità di compiti che ti separano dal tuo obiettivo. Allontanala visivamente da te in modo da poterla vedere dall’inizio alla fine, in basso o di fronte a te. Adesso non ci sei più dentro, la stai solo guardando come separata da te. Ora, osserva ogni singolo passo che precede l’obiettivo: è solo un elemento, non sei attaccato ad esso. Prenditi un momento per pensare a come superarlo, quindi passa a quello successivo. I compiti non dovrebbero più sembrare così impegnativi; sono solo degli elementi che non hanno alcun senso particolare, poiché sono attività neutre da completare. Quando sei pronto a lavorare fisicamente sui singoli compiti da cui ti sei appena dissociato, ripensa alla loro neutralità quando li hai visualizzati di fronte a te. Torna a quell’immagine ogni volta che l’attività inizia a sembrare complessa da svolgere.
Oltre a cambiarne l’orientamento, è utile anche imparare a muoverti all’interno della linea del tempo tra passato, presente e futuro; infatti, un passato percepito con troppa vicinanza può influenzare notevolmente il presente, così come un futuro troppo distante può allontanare gli obiettivi tanto da farli apparire impossibili da raggiungere.
In questo caso devi modificare la sequenza temporale degli elementi nella timeline.
Immagina il futuro sul terreno di fronte a te. Concentrati sul primo ostacolo che ti separa dal raggiungimento del tuo obiettivo. È una persona? Un compito? Riduci ogni l’ostacolo a un oggetto su cui puoi passare facilmente. Ora supera quell’oggetto. Ripensaci sapendo che è alle tue spalle. Nota quanto è stato facile superarlo. Ora hai raggiunto mentalmente il tuo obiettivo apparentemente impossibile. Ovviamente, dovrai comunque completare fisicamente le attività. Tuttavia, attraverso questa semplice tecnica mentale, hai ridotto la pressione rendendo il compito più fattibile nel mondo reale. Quando sei pronto a lavorare fisicamente sul compito che hai appena superato, ripensa a quanto era piccolo quando lo hai visualizzato di fronte a te, a come è stato gestibile. Torna a quell’immagine ogni volta che l’attività inizia a sembrare troppo difficile da portare a termine.
Imparare a visualizzare e a gestire la linea del tempo è un metodo molto utile per essere più motivati, organizzati e padroni della propria vita, non solo lavorativa. Soprattutto, come altre pratiche della PNL, è un modo per affrontare e superare le difficoltà di ogni giorno, guardando al passato come il luogo in cui si trovano i problemi e al futuro come lo spazio delle possibilità.
Punti di vista