Forme di attivismo ironico in Rete
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Forme di attivismo ironico in Rete

Alcuni modi di comunicare sui social network sono capaci più di altri di generare visibilità e partecipazione intorno a tematiche di rilevanza sociale, con ripercussioni anche offline. Come? Divertendo.

Da molisana, sono abituata a leggere online post ironici sul Molise, specie quelli che mettono in dubbio la sua esistenza, contenuti che giocano sulla sensazione dei molisani di essere sconosciuti o dimenticati dal resto del mondo. Questi, diventando virali grazie alla loro capacità di divertire, hanno ottenuto più visibilità di tante azioni veicolate dall’alto con scopi istituzionali e hanno, indirettamente, posto l’accento sul tema della scarsa promozione territoriale.

Sui social network è frequente imbattersi in post che si ‘prendono gioco’ di problematiche sociali che affliggono le comunità e che suscitano interesse e partecipazione soprattutto in chi è direttamente interessato, per vicinanza o appartenenza, alle questioni sollevate.

Restando in Molise esistono diverse pagine Facebook esemplari in tal senso che, ironizzando su questioni di interesse pubblico, hanno una grande capacità di attirare e coinvolgere le persone tanto da generare una sensibile risonanza sociale. Un esempio tra altri è Il binario 20 Bis, pagina che prende il nome dal binario della Stazione Termini dove arriva e parte il treno che collega Roma a Campobasso, molto distante dalle fermate principali in cui sostano gli altri treni.

La distanza non è l’unico ostacolo che incontrano i passeggeri molisani: ritardi, guasti e altri inconvenienti sono all’ordine del giorno e causano non pochi problemi a chi si affida al servizio pubblico per recarsi a lavoro o all’università. Ogni disagio diventa oggetto di post divertenti che, puntualmente, denunciano i disservizi. Attorno a ogni contenuto si creano discussioni che, con leggerezza e disincanto, convogliano l’attenzione dei cittadini generando coesione e consapevolezza su una questione di rilevanza sociale. Tanto che, nel corso della sua attività, la pagina è riuscita diverse volte a smuovere le istituzioni locali costringendole ad affrontare il tema sui giornali e a prendere decisioni in sede governativa. Effetti non di poco conto se si pensa che tutto è iniziato per goliardia e grazie a essa funziona.

È proprio la goliardia, infatti, unita ad altri elementi, che sancisce il buon esito della comunicazione: se l’obiettivo è dare visibilità a un problema condiviso e coinvolgere le persone intorno a quel tema tanto da obbligare le istituzioni a un confronto, l’ironia è una qualità che fa gioco alle intenzioni di chi comunica.

L’ironia è strategia

L’uso dell’ironia riveste un ruolo strategico nelle campagne di utilità sociale. Questo tipo di strategia si avvale di immagini e narrazioni provocatorie che generano una tensione contestuale in grado di stimolare, con emotività, la partecipazione e il coinvolgimento, molto più di altre forme ‘classiche’ di comunicazione che si propongono di destare il dibattito.

Le piattaforme digitali sono diventate il luogo della discussione pubblica; laddove si gioca con una buona dose di divertimento si riescono a stabilire connessioni tra persone che generano forme di partecipazione attiva online (concetti ampiamente teorizzati da Henry Jenkins, professore statunitense esperto di media e comunicazione).

Queste modalità di narrazione ‘contropolitica’, veicolate da attori mediali che emergono spontaneamente dal tessuto sociale, danno luogo a forme concrete di attivismo ironico: contenuti mediali che, giocando su registri stilistici leggeri e toni di voce irriverenti, coinvolgono attivamente i ‘pubblici connessi’ – come li ha definiti Giovanni Boccia Artieri, sociologo esperto di nuovi media.

Le campagne social, e sociali, di questo tipo sono particolarmente producenti: esse riescono a catturare l’attenzione perché fanno divertire e perché hanno insito il criterio di notiziabilità della vicinanza, per cui le persone si riconoscono in ciò che leggono in quanto direttamente interessate dai fatti esposti. Tutti elementi favoriti dalle dinamiche dei social network dove, seppur potenzialmente connessi con persone del resto del mondo, siamo maggiormente partecipi nella rete di contatti ‘vicini’. La visibilità e il coinvolgimento sono obiettivi chiave per riuscire ad attivare reazioni pubbliche concrete.

Tuttavia, come scrive Annamaria Testa, “per essere liberamente ironici conviene capire bene come l’ironia funziona”.

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